Mondezza: le alternative ci sono

LA RIDUZIONE PREVENTIVA
La riduzione preventiva del volume dei rifiuti è la migliore tra le soluzioni elencate per fronteggiare l’enorme problema della società consumistica, la produzione di rifiuti totali (urbani e industriali) che nel nostro Paese ha già raggiunto le 0,5 tonnellate procapite all’anno. Significa considerare l’impatto ambientale del packaging a monte del ciclo di vita del prodotto. Ad oggi le aziende non sono incentivate ad investire sull’ecodesign e ne sono obbligate a sviluppare maggiore sensibilità ambientale nella progettazione (Life cycle thinking). A questo punto è importantissimo il contributo dei consumatori, possono veramente incentivare lo sviluppo di prodotti ecosostenibili diventando selettivi negli acquisti.

RIUTILIZZO
Si intende per riutilizzo qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti, che non sono ancora rifiuti veri e propri, vengono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti. Parliamo dunque dell’allungamento della vita del prodotto mantenendone la funzione d’uso. In questo contesto si aprono nuove opportunità di business: i mercati dell’usato e delle materie seconde, un giro d’affari di decine di milioni di euro, per nulla trascurabile che con la crisi è destinato a crescere. Rispetto ad altri paesi industrializzati ed evoluti, in Italia c’è un ampio potenziale di sviluppo nella costruzione e demolizione selettiva di edifici. Dati statistici rilevati nel 2008 nella provincia di Roma ci testimoniano il valore al dettaglio nell’anno di beni in buone condizioni, e rimessi opportunamente in circolazione (porte, finestre, legno massello, ecc.), il quale ammonta ad oltre 2 milioni di euro. I vantaggi sono enormi: opportunità commerciali interessanti, minor volume di rifiuti nelle discariche e raccolta di qualità omogenea.

IL RICICLAGGIO
Si intendono per riciclaggio tutte le operazioni attraverso le quali prodotti o componenti, ormai rifiuti, sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti, oppure per altri fini. Il dispendio di energia necessario per trattamenti meccanici, chimici e termici è inferiore a quello di estrazione e di lavorazione della materia prima. Per tali ragioni dovrebbe essere incentivato in tutti i livelli: produzione, distribuzione e consumo.
 

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