Biogas Gallicano: grande partecipazione popolare al convegno organizzato al frantoio sociale
Una Centrale elettrica inutile e dannosa per produrre energia da biogas a Passerano. La battaglia non è affatto finita, questo è solo l’inizio. L’appuntamento a tutta la popolazione attiva e non sonnolenta che ha a cuore il benessere, lo sviluppo sostenibile e vuole contrastare progetti che ci portano indietro invece che portarci verso un futuro migliore, più ricco come qualità di vita e come crescita culturale è per il 28 febbraio al Consiglio Comunale aperto che si terrà al Castello di Passerano alle ore 15.00, nei locali degli ex Granai, lungo la Via Maremmana II.
In questa occasione tutti i cittadini possono intervenire. Si parlerà
proprio del progetto in questione e si cercherà di isolare le strategie
per contrastarlo. Teniamo alta la guardia, non fateci mancare la Vostra
presenza in quella data.
di Claudio Auriemma
Il Comitato per Gallicano e L’Università Agraria, promotori e organizzatori dell’incontro-dibattito che si è tenuto oggi presso il frantoio sociale di Gallicano nel Lazio
allo scopo di informare la popolazione, tenuta all’oscura su un
progetto del quale ormai dal 2008 se ne parla, ovvero quello della
costruzione di un impianto di produzione energetica da biogas, che si
vorrebbe costruire in località Passerano, vuogliono ringraziare tutti gli intervenuti. In primo luogo vogliamo ringraziare i cittadini
che in massa ci hanno fatto sentire la loro vicinanza ed hanno
partecipato all’incontro. Ne abbiamo contati oltre 250. Cittadini di Gallicano, di Zagarolo, di Valle Martella, di Rocca Priora, di Genazzano, di Roma e di Palestrina.
Un Grazie sentito a tutti i relatori, a Urbano Barberini,
Presidente di Viva Tivoli e Salviamo Villa Adriana, con il quale si
parla di fare una grande associazione che raccolga tutti i comitati di
tutela del patrimonio paesaggistico e culturale dell’Agro Romano Antico.
A Giancarlo Ceci che come sempre è minuzioso nello
spiegare gli svantaggi di una tecnologia come questa contrapposta al
vantaggio di un sano impianto di compostaggio per la chiusura del ciclo
dei rifiuti.
Un Grazie va a Mario Galli che con il suo intervento a chiarito quanto il Comitato e la lista “Progetto Comune”, che rappresenta al Comune di Gallicano,
siano determinati nella lotta e che non si vuogliono affatto fermare
davanti ai tentativi delle amministrazioni di fare business sulla salute
della gente e sul benessere socio-economico diffuso.
Un Grazie va ai Professori Aldo Garofolo, Docente di analisi chimiche all’Università della Tuscia e a Roberto Ronchetti, docente di pediatria alla Università la Sapienza e membro regionale dell’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) impegnati
nella difesa del benessere, che hanno ben spiegato quanto poco di BIO
ci sia nella tecnologia di digestione anaerobica della FORSU e i
problemi che possono derivare, a lungo termine, dalla respirazione di
queste polveri sottili.
Come anche vogliamo ringraziare Antonio Valenzi, giornalista e scrittore che ha moderato e condotto gli interventi
Ma un Grazie va anche agli altri intervenuti e sostenitori dell’incontro. Li cito a memoria, mi perdonino quindi quelli che sono al di fuori di questa lista, Anselmo Cioffi del Comitato difesa del Territorio Castelli Romani e Prenestini, come anche Elisa Memeo e Michele Borzi dello stesso Comitato. Grazie al Comitato rifiuti zero di Genazzano che ha partecipato ed ha portato la solidarietà alla nostra lotta. Grazie a Vittorio Caratelli di URAZ, che vive molto da vicino il problema centrale. A Enrico del Vescovo di Italia Nostra. A Marina Pennini di Aurea Sectio – Conservazione e Restauro Beni Culturali. All’associazione Salviamo Il Paesaggio. Grazie a Fabrizio Betti, consigliere Comunale a Gallicano che ha aperto il convegno e a Lucia D’Offizi, consigliera anche Lei presso lo stesso Comune. Grazie ai Carabinieri del NOE che sono stati presenti alla conferenza.
Poi con un tweet ci hanno mandato la loro presenza da lontano i consiglieri Comunali del VI Municipio di Roma, ovvero Veronica Mammì ed Enrico Stefàno, impegnati altrove. Come anche Devid Porrello portavoce Regionale del M5S ci dava sostegno anche non potendo essere presente.
Ci lascia invece esterrefatti l’assordante silenzio delle istituzioni e delle amministrazioni dei Comuni limitrofi interessati dal progetto. Erano stati invitati oltre che i vertici amministrativi del Comune di Gallicano, anche sindaci e vicesindaci di Zagarolo e Palestrina. Ma di loro nessuna traccia. Peccato era un occasione per sentire anche pareri diversi e dissonanti e stimolare domande e riflessioni negli intervenuti.
Ma un Grazie va anche agli altri intervenuti e sostenitori dell’incontro. Li cito a memoria, mi perdonino quindi quelli che sono al di fuori di questa lista, Anselmo Cioffi del Comitato difesa del Territorio Castelli Romani e Prenestini, come anche Elisa Memeo e Michele Borzi dello stesso Comitato. Grazie al Comitato rifiuti zero di Genazzano che ha partecipato ed ha portato la solidarietà alla nostra lotta. Grazie a Vittorio Caratelli di URAZ, che vive molto da vicino il problema centrale. A Enrico del Vescovo di Italia Nostra. A Marina Pennini di Aurea Sectio – Conservazione e Restauro Beni Culturali. All’associazione Salviamo Il Paesaggio. Grazie a Fabrizio Betti, consigliere Comunale a Gallicano che ha aperto il convegno e a Lucia D’Offizi, consigliera anche Lei presso lo stesso Comune. Grazie ai Carabinieri del NOE che sono stati presenti alla conferenza.
Poi con un tweet ci hanno mandato la loro presenza da lontano i consiglieri Comunali del VI Municipio di Roma, ovvero Veronica Mammì ed Enrico Stefàno, impegnati altrove. Come anche Devid Porrello portavoce Regionale del M5S ci dava sostegno anche non potendo essere presente.
Ci lascia invece esterrefatti l’assordante silenzio delle istituzioni e delle amministrazioni dei Comuni limitrofi interessati dal progetto. Erano stati invitati oltre che i vertici amministrativi del Comune di Gallicano, anche sindaci e vicesindaci di Zagarolo e Palestrina. Ma di loro nessuna traccia. Peccato era un occasione per sentire anche pareri diversi e dissonanti e stimolare domande e riflessioni negli intervenuti.
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