Audizione su progetto impianto biogas a Genazzano
21/04/15 - Nessuno degli invitati all'audizione tenutasi oggi pomeriggio
nella VI Commissione del Consiglio regionale si è detto a favore
dell'impianto a biogas a Genazzano. Non il Comune che ha appena votato
una delibera in senso contrario, né quello vicino di Cave rappresentato
dal sindaco Angelo Lupi, né i cittadini. Anche i diversi consiglieri
regionali che hanno preso la parola nel corso della seduta presieduta da
Enrico Panunzi (Pd) hanno manifestato, ciascuno con sfumature diverse, contrarietà e dubbi.
Il primo a porsi una posizione critica è stato Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia), che aveva chiesto a Panunzi la convocazione dell'audizione. Di fronte al proliferare di richieste in tutto il territorio regionale di impianti e l'impegno che producono negli uffici regionali che devono esaminare le pratiche di valutazione di impatto ambientale (Via), Righini ha anzi invocato "una moratoria al biogas". Panunzi ha indicato, invece, nel prossimo piano energetico una via per fermare la corsa e razionalizzare il fenomeno, mentre Devid Porello (M5s) a proposito "dell'ennesimo progetto che ci troviamo a discutere" ha proposto che la Regione delinei un percorso per questo tipo di iniziative.
La vicenda di Genazzano è stata riassunta dal sindaco Fabio Ascenzi, che ha raccontato dell'originario interesse per l'impianto della coop Edera, manifestato - quattro anni fa - dall'amministrazione comunale. Un interessamento cui è però seguito un dietrofront dinanzi alle dimensioni di una struttura, al suo posizionamento in una zona di pregio e alla forte contrarietà della popolazione. Elementi che sono tornati nelle criticità evidenziate durante l'audizione dai cittadini: la centrale a biogas sarebbe prevista in una zona di paesaggio agrario di valore, in un'area compresa nella rete ecologica provinciale (REP), a meno di un chilometro dalla Selva di Paliano e a circa 500 metri dal Sacco. Un impianto, come ha ricordato Porello, destinato a trattare 30 mila tonnellate di rifiuti l'anno (più 7 mila di altri materiali) con un impatto che va a modificare l'assetto del territorio. Gianluca Quadrana, consigliere della lista civica Zingaretti, infine ha chiesto se la società proponente possa pretendere un risarcimento di fronte al no del Comune di Genazzano. Il sindaco Ascenzi, a questo proposito, ha ricordato che non ci sono atti di impegno da parte dell'amministrazione comunale. Quanto allo stato dell'iter della Via gli uffici regionali hanno ricostruito i passaggi previsti dalla procedura amministrativa, che ha un percorso proprio e distinto della durata di 150 giorni. Sul suo avanzamento il presidente Panunzi ha chiesto di essere aggiornato in maniera costante.
Il primo a porsi una posizione critica è stato Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia), che aveva chiesto a Panunzi la convocazione dell'audizione. Di fronte al proliferare di richieste in tutto il territorio regionale di impianti e l'impegno che producono negli uffici regionali che devono esaminare le pratiche di valutazione di impatto ambientale (Via), Righini ha anzi invocato "una moratoria al biogas". Panunzi ha indicato, invece, nel prossimo piano energetico una via per fermare la corsa e razionalizzare il fenomeno, mentre Devid Porello (M5s) a proposito "dell'ennesimo progetto che ci troviamo a discutere" ha proposto che la Regione delinei un percorso per questo tipo di iniziative.
La vicenda di Genazzano è stata riassunta dal sindaco Fabio Ascenzi, che ha raccontato dell'originario interesse per l'impianto della coop Edera, manifestato - quattro anni fa - dall'amministrazione comunale. Un interessamento cui è però seguito un dietrofront dinanzi alle dimensioni di una struttura, al suo posizionamento in una zona di pregio e alla forte contrarietà della popolazione. Elementi che sono tornati nelle criticità evidenziate durante l'audizione dai cittadini: la centrale a biogas sarebbe prevista in una zona di paesaggio agrario di valore, in un'area compresa nella rete ecologica provinciale (REP), a meno di un chilometro dalla Selva di Paliano e a circa 500 metri dal Sacco. Un impianto, come ha ricordato Porello, destinato a trattare 30 mila tonnellate di rifiuti l'anno (più 7 mila di altri materiali) con un impatto che va a modificare l'assetto del territorio. Gianluca Quadrana, consigliere della lista civica Zingaretti, infine ha chiesto se la società proponente possa pretendere un risarcimento di fronte al no del Comune di Genazzano. Il sindaco Ascenzi, a questo proposito, ha ricordato che non ci sono atti di impegno da parte dell'amministrazione comunale. Quanto allo stato dell'iter della Via gli uffici regionali hanno ricostruito i passaggi previsti dalla procedura amministrativa, che ha un percorso proprio e distinto della durata di 150 giorni. Sul suo avanzamento il presidente Panunzi ha chiesto di essere aggiornato in maniera costante.
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