Biogas: una fabbrica di Aprilia minaccia di chiudere per la vicina centrale
fonte: http://www.h24notizie.com/news/2013/09/24/odori-nauseabondi-dalla-vicina-centrale-biogas/
ODORI NAUSEABONDI DALLA VICINA CENTRALE BIOGAS
di Stefano Cortelletti
(24.09.2013) Lavorare con l’odore intenso di materiale organico misto
a non si sa che altra sostanza. Condizioni in cui si sono ritrovati ad
operare i dipendenti della Tecnomaco, florida azienda che esporta in
tutto il mondo i suoi macchinari, vero fiore all’occhiello dell’economia
apriliana. A pochi metri, da qualche mese, è stato realizzato una
centrale a biogas. Nulla di male, visto che è tutto in regola. Ma i
cattivi odori, quelli non sono soggetti ad autorizzazione. Né si può
evitare di sentirsi male solo perché quella centrale sta operando nella
legalità.
Il fatto è un altro: che cosa è successo quel martedì 17
settembre lo dovranno appurare le autorità investite del caso, Arpa,
Comune di Aprilia e Asl. Gli operai hanno avvertito forti mal di testa e
nausee a causa degli odori sgradevoli che arrivavano da quella
centrale. Il proprietario della Tecnomaco è stato sul punto di chiudere
l’azienda: non poteva mettere a repentaglio la salute dei suoi
dipendenti. Ma questo avrebbe significato interrompere il ciclo
produttivo e tardare sulla consegna delle commesse. È stato presentato
un esposto anche ai Carabinieri di Aprilia.
Che cosa hanno respirato quel giorno i lavoratori
Tecnomaco? Ma soprattutto: si ripeteranno questi episodi? Se così fosse,
l’azienda è intenzionata a lasciare Aprilia. Al di là del degrado delle
zone circostanti, non certo un bel biglietto da visita per un’azienda
che opera in decine di paesi in tutto il mondo e che quasi
quotidianamente riceve la visita di clienti stranieri, si tratta di una
questione di salute dei lavoratori stessi. Il proprietario, ex
consigliere comunale, ha a cuore Aprilia ma non può rischiare di far
ammalare i suoi dipendenti. Si potrebbe dire tanto sul dilagare di
centrali a biogas, biomasse e quant’altro: ora il dato certo è che c’è
un’azienda tentata di lasciare Aprilia. E questo sarebbe l’ennesima
beffa.
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