Come sia possibile un impianto di compostaggio in una località di proprietà della Regione Campania, è tutto da spiegare. Ma soprattutto su una zona di altissimo valore ambientale, storico e, molto probabilmente, archeologico

tratto da  http://www.cinquegiorni.it/news/?id=3130
Non è un termovalorizzatore perché non produce fumi nell’aria. Si chiama impianto di compostaggio e converte in energia il materiale organico proveniente dalla raccolta differenziata. Sorgerà a Gallicano nel Lazio all’interno della azienda agricola del Passerano su un terreno di proprietà della Regione Campania e sarà posizionato a fianco alla centrale elettrica dell’Enel attualmente esistente. Giovedì prossimo il Consiglio comunale dirà sì alla progettazione definitiva che attende ora solo le autorizzazioni regionali. Entro il 2011 il Comune pubblicherà un bando pubblico per l’affidamento dei lavori in project financing. 20 milioni il costo complessivo. Nel progetto è previsto altresì l’installazione di pannelli fotovoltaici in grado di produrre 2mgw di energia che si sommeranno ai sei promessi dal compostaggio.
Altro prodotto della “digestione” sarà il “compost”, materiale residuo che viene utilizzato come concime nelle coltivazioni. Nessuno spreco, nessun inquinamento e vantaggi che si estenderanno a tutta la provincia di Roma. Il progetto di Gallicano è infatti il primo degli otto previsti nel tanto discusso piano dei rifiuti regionale. Il primo anche dell’area a sud di Roma perché oggi i rifiuti organici differenziati vengono spediti in provincia di Latina. «Sarà un impianto strategico per tutto il territorio da cui lo stesso comune trarrà grande beneficio proponendosi come un esempio ecologico da seguire – ha commentato il sindaco di Gallicano Danilo Sordi – Ora non resta che mettere in cantiere subito la raccolta differenziata per sfruttare a pieno le potenzialità di questo importante strumento». 
 Carmine Seta

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