Storia della tenuta



Tratto da http://www.sauie.it/Passerano.asp

L‘Azienda Agricola di Passerano ha una estensione di quasi 900 ettari, pari a circa 1/1000 della superficie agricola laziale, all’interno della quale si trova un castello medioevale, divenuto proprietà della Regione Campania alla morte del barone Quintieri.

Cuore economico dell’Azienda è l’allevamento dei bovini che attualmente conta circa 481 animali della razza frisona italiana.






Altra importante attività dell’Azienda è quella agricola con coltivazioni di grano, orzo, mais, fieno e paglia utilizzati per I ‘alimentazione animale.

Circa tre ettari dell’Azienda sono coltivati a olivo per la produzione di olio extravergine.

Immerso nelle campagne di Gallicano nel Lazio, il Castello di Passerano, con la sua pianta quadrangolare, le sue torri merlate e le fortificazioni medioevali, è uno dei manieri meglio conservati del Centro Italia.

Edificato nel XIV secolo, la sua proprietà è passata attraverso le famiglie Colonna, Orsini e Rospigliosi, con quest’ultima che ne ha detenuto la proprietà fino al 1923, allorquando il barone Paolo Quintieri lo rilevò insieme a circa 1000 ettari di terreno che circondano il castello che venne, così, a trovarsi al centro di una invidiabile tenuta agricola.

Alla morte del barone Quintieri, l’intera tenuta di Passerano è passata in proprietà alla Regione Campania che la gestisce attraverso la Sauie.

Come da volontà testamentarie del barone Paolo Quintieri, l’ente regionale campano ha l’obbligo di utilizzare i profitti ricavati da tali beni per attività a favore dell’Istituto per ciechi “P. Colosimo” di Napoli.

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