Napoli chiama Gallicano

Dal quotidiano "Roma" di Napoli del 09.09.2009
Titolo : Colosimo, sui beni le mani del Lazio
di Mario Pepe

NAPOLI. I beni del Colosimo finiscono di nuovo al centro delle polemiche.
E la denuncia arriva ancora una volta dal vicepresidente del consiglio regionale Salvatore Ronghi. «La Regione Lazio e il comune di Gallicano, in provincia di Roma, stanno scippando i terreni di proprietà della Campania senza che la nostra Regione faccia alcunché per difendere il proprio territorio», denuncia l’esponente dell’Mpa che, a tal proposito, ha inoltrato un’interrogazione all’assessore al Demanio Oberdan Forlenza «Da oltre un mese – spiega - ho denunciato che, in maniera arbitraria e illegittima, la Regione Lazio e il Comune di Gallicano si sono appropriati del territorio campano, in località Grotte del Diavolo, nella tenuta di Passerano, per avviare insediamenti produttivi, e, ancor più grave, che queste proprietà fanno parte della famosa eredità dei Quintieri e che dovrebbero essere destinate solo ed esclusivamente a beneficio dei non vedenti dell’Istituto Colosimo». Tra l’altro, sembra che ieri sia apparso sul sito dell’amministrazione
Comunale laziale il bando per l’assegnazione ai privati dei terreni di proprietà della Regione Campania. Per questo motivo, Ronghi ha presentato una denuncia alle procure della Repubblica di Napoli e Roma e alla Guardia di Finanza
di Frascati. Ma la tenuta di Gallicano sarebbe ormai da tempo soggetta a tentativi di acquisizione, condotti progressivamente e per “piccoli pezzi”. Oltre al bando del Comune di Gallicano, che su 36 ettari vorrebbe impiantare
un insediamento produttivo (ed in tal senso avrebbe già ricevuto un primo benestare della Regione Lazio), gira voce che
la Provincia di Roma avrebbe pensato di costruire, su una parte del terreno, un impianto a biomasse per il compostaggio sfruttando anche il letame degli animali della tenuta. Particolare curioso: la Regione Campania, sempre secondo voci provenienti dal Lazio, avrebbe, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale laziale, inoltrato la chiarazione d’intenti per ottenere contributi per la costruzione di un piccolo impianto, sempre a biomasse. E la proprietà di Gallicano, all’inizio di luglio, era tornata al centro delle cronache per la scoperta, di un aeroporto privato su un terreno concesso in fitto alla Aviocaipoli: l’impegno era quello di costruire un’aviosuperficie per il volo a vela, di fatto è nato un piccolo scalo privato. Ne è nato un contenzioso ancora in atto proprio per la scoperta di queste infrastrutture non previste dal contratto di locazione dopo che l’assessore competente, Oberdan Forlenza, aveva informato il presidente della Sauie (la società che gestisce il patrimonio immobiliare regionale), Uberto Siola.

E l’eredità Quintieri torna al centro delle polemiche

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