SCENDIAMO IN PIAZZA CONTRO TUTTE LE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO

Il 21 Settembre scendiamo in piazza per prendere una posizione nettamente critica nei confronti di un sistema socio-economico fondato esclusivamente sul profitto, variabile che fa sentire tutto il suo peso anche nei processi decisionali delle pubbliche amministrazioni locali e centrali. Il 21 Settembre dimostriamo perché l’incapacità e la spregiudicatezza di decisori pubblici, spesso collusi con i grandi gruppi economici, non garantisce più la tutela dei Beni pubblici locali e universali, continuamente attentati da milioni di tonnellate di rifiuti di ogni genere che viaggiano per il mondo senza più sapere dove collocarli, dalla continua cementificazione che distrugge il territorio, gli spazi verdi, le campagne,spegnendo gli ecosistemi e le aree di vivibilità sociale. Il 21 settembre manifestiamo a tutela dell’aria, delle risorse idriche, e l'acqua potabile in particolare ponendo un argine contro subdoli tentativi di un loro “esproprio” dal dominio pubblicistico a vantaggio di regimi privati oligopolistici. Il 21 settembre dimostriamo per le strade di Roma perché il modello di sviluppo dominante nella visione politica, economica e industriale è fondato esclusivamente sull’aumento dei consumi e dei margini di profitto. Le grandi realtà economiche controllano di fatto la gestione dei beni pubblici piegandoli ad una logica che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente. La profonda crisi economica in corso conferma le debolezze di un sistema ispirato alla logica della crescita continua: non esiste futuro, non esiste sviluppo senza sostenibilità. Il 21 settembre puntiamo il dito contro una amministrazione pubblica sempre più funzionale all'interesse di pochi; contro un’amministrazione che, al riparo nello stato di diritto, usa il termine “emergenza” come esimente per legittimare l’esercizio di un potere prevaricatore. NOI rifiutiamo il concetto di emergenza quale unica giustificazione in materia ambientale e quale strumento per violare la volontà popolare. NOI VOGLIAMO che i decisori mettano fine all'emergenza rifiuti del Lazio, promuovendo istanze e modelli propositivi fondati su schemi cooperativi ad incentivi compatibili. NOI PRETENDIAMO l'apertura di un tavolo vertenziale che risolva le questioni pendenti e che ristabilisca quel giusto equilibrio decisionale - totalmente sbilanciato – sulle tematiche ambientali. NOI RIVENDICHIAMO •La cancellazione del sito di Falcognana come sostitutivo di Malagrotta •La chiusura e bonifica di tutti i siti di Malagrotta; •La cancellazione dell'AIA 2009 per l'inceneritore di Albano e per il 7° invaso della discarica di Roncigliano; •Avendo preso atto dell'esaurimento della discarica dell'Inviolata, la chiusura del sito, il blocco dell’impianto di TMB. •La revisione dei processi autorizzativi di tutte le centrali a biomasse/biogas perché escludono i/le cittadini/e dalla valutazione; •La moratoria immediata dei progetti in corso di autorizzazione; •La separazione di tutto quello che c'è da separare, di non produrre all'origine quello che è già rifiuto, di recuperare materia, di imporre ad ogni comune o municipio urbano di gestire in proprio l'umido prodotto, con il metodo aerobico. •Il blocco dei piani di cementificazione dei territori di Roma e provincia; NOI, Donne e Uomini del 21 settembre. MANIFESTIAMO per impedire la devastante deriva alla quale ci stanno conducendo e verso la quale sembrano rassegnate le coscienze. NOI, Donne e Uomini del 21 settembre, LOTTIAMO e sempre lotteremo per costruire le fondamenta di un mondo diverso in cui la qualità della vita sia migliore e la biodiversità garantita. NOI il 21 settembre SIAMO IN PIAZZA PER RIDESTARE LE COSCIENZE Presidio No Discarica Divino Amore/Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano/Comitato Riciclo-Occupazione Cerveteri/Assemblea Valle Galeria/Comitato Rifiuti Zero Fiumicino/Comitato Risanamento Ambientale Guidonia/Assemblea Contro la Cementificazione Marino/CSOA La Strada/Associazione “A SUD”

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