GALLICANO NEL LAZIO, CENTRALE A BIOGAS: E' ARRIVATO IL MOMENTO CHE NICOLA ZINGARETTI, MICHELE CIVITA E MARCELLO ACCORDINO RISPONDANO AI CITTADINI

Tratto da L'Osservatore Laziale - Conto alla rovescia per l'atteso consiglio comunale straordinario aperto
Giovedì 17 aprile 2014 alle ore 15, presso la sala mensa della scuola in Piazzale "Caduti di tutte le guerre"
di Cinzia Marchegiani
Gallicano nel Lazio - Il tempo inesorabile è passato, e siamo ormai alle ultime battute finali, il tanto atteso Consiglio Comunale rimandato dal 30 gennaio scorso è stato ufficialmente convocato. Il Presidente del Consiglio del Comune di Gallicano nel Lazio ha comunicato la data dell’assemblea pubblica cui è invitata a partecipare la cittadinanza poiché è nell’interesse di tutti riuscire incastrare i numerosi pezzi di un puzzle che si chiama Centrale a Biogas; un impianto industriale di portata non indifferente che produrrà energia elettrica dalla combustione di metano prodotto dal processo anaerobico dei rifiuti organici (appunto della Forsu), che impegna fisicamente i cittadini di Vallemartella (ma non solo), logisticamente parlando. Dal 30 Gennaio, molta acqua è passata sotto i ponti, e molte azioni sono state attivate a protezione non solo dell’ambiente ma anche della salute pubblica nel completo silenzio istituzionale delle amministrazioni coinvolte.

E’ stata presentata una mozione al Consiglio della Regione Lazio, poiché i dubbi e le perplessità emerse dallo studio e le evidenze scientifiche di queste tecnologie, hanno fatto scattare una richiesta di moratoria dove il M5S lo scorso 18 febbraio tramite i consiglieri Blasi, Pernarella, Porrello e Denicolò chiedevano alla giunta la sospensione di tutte la autorizzazioni in itinere degli impianti che prevedano l’utilizzo del FORSU (Frazione Organica Rifiuto Solido Urbano), di rendere obbligatoria la Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per impianti di potenza complessiva superiore ai 0.25 MW, assoggettare la realizzazione dei nuovi impianti al Piano Energetico Regionale ed escludere per precauzione dalle aree, in cui sarà possibile realizzare un biodigestore anaerobico, le zone agricole in cui sono già riconosciute certificazioni ufficiali (Doc, Igt, Dop).
Ad Adiuvandum è seguita l’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, Nicola Zingaretti e all’Assessore delle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti, Michele Civita chiedendo ai destinatari una presa di posizione in merito all’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa alla V.I.A. presentata, in considerazione del fatto che il progetto è stato redatto dalla “Martino Associati Srl”, e se intendevano procedere ad un’indagine epidemiologica, studio osservazionale sullo stato di salute delle persone di Gallicano nel Lazio, Zagarolo e limitrofi.
E mentre dimora il silenzio istituzionale e dell’assessore all’Ambiente di Zagarolo oltre all'assenza in agenda di consultazioni con la propria comunità Gabina, i consiglieri d’opposizione NCD e Forza Italia, Marco Bonini e Michelino Conti rispettivamente, congiuntamente ai firmatari alla petizione on-line, hanno chiesto un atto deliberativo dal quale si evinca l’impegno dell’amministrazione di Zagarolo a manifestare la propria contrarietà alla realizzazione della centrale a biogas di Gallicano nel Lazio, invocano il “principio di precauzione” e “l’acquisizione di ulteriori e neutrali pareri scientifici e sanitari”, in considerazione dei possibili danni che tale struttura potrebbe causare al patrimonio ambientale, archeologico, agricolo e idrogeologico nonché alla qualità della vita e soprattutto dei cittadini.

Giovedì 17 aprile tutto pronto quindi, per questa assemblea pubblica nella sala mensa, sita in "Piazzale Caduti di tutte le guerre" a Gallicano nel Lazio. Il Presidente del Consiglio, Valerio Bonamore ha scelto un orario già fortemente contestato, poiché alle 15:00 mette in difficoltà molti cittadini ad essere presenti. Un consiglio che tutti si auspicano parli a chiare lettere con la propria cittadinanza, poiché i dubbi su questa centrale sono oggettivi e documentati nelle stesse azioni messe in cantiere in Regione Lazio e anche indirizzate ai preposti ministeriali.

Una green economy che sta emergendo con tutte le sue ambiguità, dove spesso vengono dipinte bio tecnologie che invece sfruttano patrimoni ambientali per 10/20 anni per poi chiudere e andare altrove per ricominciare a usufruire di altri incentivi sulle biotecnologie.
Il Sindaco Marcello Accordino dovrebbe spiegare come sia possibile che un impianto di questa portata, riesca a produrre lo stesso impatto ambientale della dismissione di un distributore di carburante, quali tutele sono state o si dovrebbero attivare sia per i danni ambientali ed economici che la comunità si ritroverebbe a dover sostenere sia in termini di salute che economici.
Occhi puntati su questa assemblea, noi de l’Osservatore d’Italia, redazione Lazio saremo presenti, sperando che si possa finalmente sfatare anche un’odiosa e pestilente leggenda metropolitana che vede l’uomo come una piccola centrale a biogas…
E’ vero che le emissioni intestinali producono gas, ma non è combustibile e tantomeno metano.
Il Comitato per Gallicano che ha seguito e monitorato questo progetto comunale, raggiunto dalla nostra redazione, rende manifesto il proprio punto di vista: “A questo punto, dopo i vari consigli mancati, le proteste sui giornali, le fiaccolate, gli incontri pubblici, abbiamo mostrato la nostra posizione.
Siamo stati supportati da tutti gli altri comitati nell’esposizione delle nostre idee, e quindi in merito al Consiglio comunale la nostra partecipazione sarà dedicata all’ascolto di tutte le risposte che fino ad oggi non sono arrivate e che abbiamo chiesto sempre a gran voce. Ci mettiamo dunque in ascolto al fine di ascoltare finalmente qualche risposta e perché no, anche proposte”.

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