GALLICANO NEL LAZIO, NO AL BIOGAS: SI ACCENDE LA SPERANZA
La coscienza collettiva ha piantato il primo seme, presto altre manifestazioni in altri comuni
di Cinzia Marchegiani
Gallicano nel Lazio (RM) - Eran quattrocento, eran
luminosi scesi per le strade di un piccolo comune. La Fiaccolata “No al
Biogas” ha innescato un grande cambiamento culturale, di certo la notte
di venerdì scorso rimarrà nella memoria non solo per le tante persone
che hanno partecipato fattivamente, ma quella scia umana composta,
educata e dignitosa ha, di fatto, lanciato un forte ed inequivocabile
segnale, ad indicare a chi ancora era trincerato dietro quelle imposte
socchiuse, che uniti si cambia, coesi non si è più indifesi.
La costruzione della Centrale a Biogas non dovrebbe preoccupare
esclusivamente gli abitanti di Gallicano nel Lazio, la sua posizione è
ubicata al centro di interessanti e importanti siti archeologici, a due
passi da Villa Adriana e vicinissima a Zagarolo....
Eppure sembra che pochi nei paesi limitrofi conosca questo progetto
impattante del territorio e della salute pubblica, le amministrazioni
probabilmente non hanno informato a sufficienza attraverso i canali
istituzionali il singolo cittadino, che purtroppo ad oggi rimane
pressoché ignaro di questo progetto industriale, non di compostaggio,
che inevitabilmente andrebbe a modificare equilibri ambientali già
troppi precari.
La manifestazione, effetto collaterale di una abbastanza acclarata
lunga attesa di un azione da parte dell'amministrazione comunale da
cui si attende ancora una data certa per il Consiglio Comunale
Straordinario aperto alla popolazione, è figlia della concertazione e
sinergia delle attività di numerosi comitati.
Anche se messa in agenda in pochissimo tempo, il Comitato per
Gallicano, assieme all’Associazione U.R.A.Z di Valle Martella, Comitato
in Difesa del Territorio Colli Prenestini - Castelli Romani, Comitato
per il Risanamento Ambientale di Guidonia,Viva Tivoli, e il supporto di
Salviamo Villa Adriana e Italia Nostra hanno raggiunto uno
storico risultato....un piccolo Comune ha visto nascere con
determinazione e concretezza la coscienza collettiva, l’unica in effetti
che possa elevare istanze serie e note di riflessioni che ora nessuno
può più disattendere o evitare. La comunità vuole risposte, vuole
decidere per il proprio futuro, vuole indicare progetti di crescita e
non di sfruttamento delle risorse, del terreno e dell’ambiente a favore
esclusivo di business incentivato e pompato da certificati verdi.
"Non Passeran il Biogas, No al Biogas", erano gli slogan che sintetizzavano l’essenza della sflilata delle tante candeline accese. Un bambino, forse di nove anni, all’improvviso guidava la manifestazione, le sue parole ancora riecheggiano come pugnali, e con quella semplicità che solo i bambini sanno esprimere, chiedeva protezione per il suo futuro e di tutte le generazioni.
Il corteo sfila per la strada principale del paese, un esercito di cittadini è scortato all’inizio e alla fine con un’eccessiva presenza delle forze dell’ordine, il sindaco Accordino sembra aver vietato qualsiasi forma di comizio...la gente sorride e ogni tanto parte uno sfotton.
"Non Passeran il Biogas, No al Biogas", erano gli slogan che sintetizzavano l’essenza della sflilata delle tante candeline accese. Un bambino, forse di nove anni, all’improvviso guidava la manifestazione, le sue parole ancora riecheggiano come pugnali, e con quella semplicità che solo i bambini sanno esprimere, chiedeva protezione per il suo futuro e di tutte le generazioni.
Il corteo sfila per la strada principale del paese, un esercito di cittadini è scortato all’inizio e alla fine con un’eccessiva presenza delle forze dell’ordine, il sindaco Accordino sembra aver vietato qualsiasi forma di comizio...la gente sorride e ogni tanto parte uno sfotton.
L’Osservatore d’Italia, presente alla Fiaccolata, come
anticipato, ha ripreso l’evento e intervistato per i suoi lettori
Claudio Auriemma, portavoce del Comitato per Gallicano. La
manifestazione termina con la chiusura degli striscioni, i
ringraziamenti alle forze dell’ordine e la promessa di organizzarne una a
breve in Zagarolo. L’obiettivo...informare anche il territorio
limitrofo poiché le politiche energetiche proposte dai privati e dagli
industriali, sono concretamente vicini.
Al momento rimangono aleggianti diverse promesse in cerca di
concretezza: i vantaggi economici pubblicizzati con queste manovre
sostenibili sul territorio, la riduzione delle tasse sulla Tarsu e
l'effetto della raccolta “Porta a Porta” che ha visto triplicare le
aliquote, a fronte del rifiuto differenziato e riciclato.
Il primo seme è stato piantato e mentre si chiede alle istituzioni una
maggiore sensibilità rispetto al diritto dovere dei cittadini di essere
informati, leggendo la delibera del Consiglio Comunale sembra che i
rifiuti organici possano produrre gas combustibile sotto il sole. Ma non
è proprio così. E' necessario attribuire il giusto peso all'impatto che
una centrale di queste dimensioni e tipologia comporta sul territorio.
Se dismessa (cioè chiusa dopo il suo ciclo di 10/20 anni) non può essere
paragonata ad un distributore di carburanti....
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